“Da ragazzo ho scelto di diventare artigiano di sogni; generare emozioni da condividere per aiutare a vivere meglio me stesso e gli altri. Oggi che non sono più quel ragazzo, la stessa passione mi guida. Il mio primo utensile è stato, e resta, la musica; poi ho imparato ad usare anche la parola e l’immagine… è stato faticoso; il lavoro febbrile ha colonizzato giorni, notti, festività, e ridotto il tempo per condividere con le persone che amo quella vita che racconto attraverso immagini e suoni; ho imparato che il gioco di evocare emozioni è la cosa più difficile e più seria che si possa fare ma, del resto, non potrei farne a meno. Cerco quindi di meritare ogni giorno la fortuna di continuare a farlo…”
Questo sito ne è una piccola testimonianza
