Televisione & Altro

      

“Passare dal comporre musica per il cinema alla televisione è stato uno choc. Dai lunghi mesi di lavorazione di un film mi sono trovato a scrivere musica per immagini che spesso andavano in onda il giorno dopo. Era un po’ ansiogeno e al tempo stesso elettrizzante. Una sfida. Il suono arriva nelle case più povero che al cinema; inoltre l’attenzione in  una cucina o un salotto non è quella della sala cinematografica. E allora dovevo rivedere il mio modo di scrivere per ottenere lo stesso risultato emotivo. Più immediato, senza snaturare la personalità. A oggi ancora imparo

La musica in teatro invece è spesso molto di maniera, il che non mi piace. Quando mi è capitato di comporre per il teatro sono andato per la mia strada senza preoccuparmi di “come andava fatto”…

Poi ho composto un’Opera, musica e libretto; per me, che ho amato la lirica in modo molto selettivo, è stata un’altra sfida. Non so se ho fatto la cosa giusta, ma alla fine applaudivano

Il web è la mia ultima stimolante frontiera. Forse la prova più difficile e affascinante perché la musica da sola lì non sopravvive se non è linkata alle immagini

Una cosa ho imparato: ogni media si esprime in una lingua diversa, e alla mia musica piace imparare le lingue per farsi capire da tutti”